giovedì 18 aprile 2013

Aperitivo con Autore

Sono stato a Montepulciano. Mi hanno invitato all'ultimo appuntamento, dopo quattro anni di attività, di ''Aperitivo con Autore''. Un meraviglioso evento organizzato e presentato da Olivia La Pegna. Mi hanno accompagnato in questa serata il mio grande amico e incredibile pianista Andrea Pesce (detto Fish), e l'attore Andrea Bosca che è stato per me una felice scoperta sia a livello professionale che (soprattutto) umano. Io e Fish siamo partiti sabato mattina da Roma, come ci è capitato di fare molte volte in passati tour musicali, insieme al mio assistente Giorgio e a una mia cara amica. Dopo un paio d'ore di crociera autostradale e qualche chilometro di super strada, siamo arrivati a S.Albino: un paesino vicino Montepulciano dove si trova l'agriturismo 'Podere Monti', nostro alloggio notturno. Arrivando da una strada sterrata, sorpassato un piccolo cimitero che ti faceva venir voglia di morire tanto era accogliente, ci siamo ritrovati in un piccolo paradiso (appunto). Prati curatissimi sommersi di margherite bianche, salici piangenti, una bella piscina, un meraviglioso casale in pietra e la simpatica padrona di casa ad accoglierci. Appena entrato in stanza la seconda folgorazione: un letto a cinque piazze in ferro battuto che mi è venuta subito un'irrefrenabile voglia di saltarci sopra in stile Fosbury (quello del salto in alto). A completare l'arredamento minimale, un vecchio armadio e una vecchia scrivania con secretaire scorrevole di lato, qualche quadro sull'unica parete liscia e luci piazzate a dovere (a terra sotto la parete in pietra e sul soffitto). Il posto perfetto per scrivere. Oltretutto anche il bagno era accessible senza volerlo essere, per culo. Posati i bagagli, ci siamo subito diretti verso l'antico ''Caffè Poliziano'', luogo dove si svolgerà la presentazione e dove abbiamo appuntamento per pranzo. Si tratta di un locale arredato decò con una vista mozzafiato, dove sono transitati grandissimi autori del passato. Le mura testimoni di questi passaggi, infatti, emanano un'energia particolare. In realtà c'è stato un siparietto iniziale prima di arrivare: dopo una serie di telefonate con Olivia, mentre ancora viaggiavo in autostrada, ci siamo accordati sul fatto che, arrivato all'agriturismo, avrei trovato Andrea Bosca e Antonella, la sua compagna, e li avrei portati a Montepulciano. Il casale, tolta la proprietaria, sembrava silenzioso e deserto. Per sicurezza ho chiamato Andrea, ma il telefono squillava a vuoto. Ho chiamato Olivia, ma il suo non prendeva. Ho immaginato che Andrea fosse andato con lei. Mi sono avviato. Ho immaginato male, a metà strada mi squilla Andrea: se la dormiva bellamente in stanza senza suoneria. Mi sta già simpatico.
Come dicevo, il locale è molto bello e suggestivo. Fish si è sistemato al pianoforte e sono bastate poche note per farci sentire subito ambientati. Abbiamo pranzato, fatto prove microfoni, posizioni e un accenno di scaletta musica/letture, e ci siamo presi un'ora di tempo per guardarci intorno. Montepulciano è una rocca in salita, ma una salita ripidissima. Diciamo che ho avuto la possibilità di muovermi in un raggio di cinquanta metri dal caffè, senza rischiare di partire come un proiettile e schiantarmi su un muro. Era difficile anche per chi cercava di spingermi. Per di più c'era una gara di corsa, con tanto di corridori numerati, che sfilavano in salita distanziati di alcune decine di metri. Ti accorgevi del loro arrivo dai rantoli di diversa intensità, alzavi lo sguardo e incrociavi questi volti costernati, consumati dalla fatica, che sembravano chiedersi: ma perché ho partecipato? Voglio davvero morire? C'è il sole, fa caldo, ma non era meglio un pic nic? Se non avessero indossato i numeri, avrei pensato a una processione di penitenti per un santo sadico del posto. Un gruppo di otto ragazzi, senza numeri, correva facendo rotolare un'enorme botte (vuota voglio sperare) in salita, spingendola due per volta e dandosi il cambio ogni tanto. Un allenamento che neanche Rocky sarebbe arrivato ad architettare. Puro masochismo.
Per riprendermi da tanta sofferenza, altro che riabilitazione svizzera, mi sono piazzato di nuovo nel caffè poliziano e ho ordinato tè verde e pasticcini. Questo sì vero sport. Ho fatto appena in tempo a gustarmi la merenda e a recarmi alla toilette, che è arrivato il momento di entrare in scena. Voglio riassumere la presentazione con una parola: magica. Si è creata un'alchimia istantanea tra di noi (non avevamo mai interagito) e il numeroso pubblico presente, che ha trasportato la serata in volo, rendendola interessante, divertente, intensa e a tratti commovente. Mi sono ritrovato a ridere e a commuovermi (dentro...) mentre Andrea leggeva estratti del libro, che ormai dovrei conoscere bene (...). Segno che è stato bravissimo. Le musiche suonate da Fish si sono intrecciate come radici di mangrovie, e hanno giocato con i testi accompagnandoli dolcemente. Olivia ha saputo dettare il tempo degli interventi con grande maestria, affrontando argomenti importanti anche al di fuori del romanzo. Insomma: un successo. Tutte le presentazioni dei libri andrebbero fatte così, ci sarebbe molta più partecipazione e coinvolgimento. Alla fine mi sono goduto la firma dei libri e le interessanti chiacchiere di alcune persone. Su tutte Cristina, che ha tirato fuori una teoria geometrica dei sentimenti legata al libro semplicemente fantastica (grazie!). Un assessore molto simpatico mi ha regalato un'enorme bottiglia di vino Nobile di Montepulciano col mio nome sull'etichetta, stupenda. E abbiamo terminato con un'ottima cena annaffiata da eccellenti vini Luna D'Oro offerti da Gigliola e Dario. Il giorno seguente, dopo una colazione nel paradisiaco giardino dell'agriturismo, siamo stati ospiti per un pranzo d'altri tempi (pici al ragù, agnello e pollo cotti nel forno a legna) con vista su vallata a casa di Simonetta e Mario, amici di famiglia, che hanno terra e case a Montepulciano. Credo sia stato il finale perfetto di due giorni incantevoli.
P.S. Il vero finale se lo merita, però, la mia amica Ilaria del blog 'Il pesce volante'. La ragazza si è fatta ore e ore di macchina da Vicenza insieme al compagno, solo per venire a conoscermi di persona. Non contenta mi ha anche regalato un libro, 'Sinapsi' di Matteo Galiazzo, autore del quale non conoscevo l'esistenza che mi ha immediatamente rapito con i suoi racconti. Ilaria: hai vinto tu, grazie!!