domenica 10 agosto 2008

Roma, 10 Agosto 2008

Voglio partire anch'io per Agosto.

Continuo a fumare erba ma non sento niente, se non l'odore acre dei filtri umidi cosparsi di cenere che giacciono ammassati come cadaveri in una fossa comune. Odore di malinconia, di solitudine, di morte. Sono tornato da poco e le mie vacanze l'ho fatte, ma sono già un ricordo sbiadito dal tempo. Il mondo in cui mi trovo ora, non permette assenze ingiustificate ne spensieratezza. Mi sento in combattimento perenne, circondato da mulini a vento più alti del cielo. Inarrestabili.

Sono stanco.

Umiliato dalle istituzioni, dagli eventi. Vivo in un girone dantesco dove cerco, con tutte le mie forze, di risolvere problemi che puntualmente si ripresentano irrisolti. Ho voglia di cambiare le carte in tavola, ho bisogno di cambiare. Ho bisogno di semplicità, di normalità. La follia ha camminato accanto a me per troppo tempo. Non sopporto più nessuno e tutto mi provoca nausea. E' San Lorenzo. Per ogni stella che non vedrò cadere, lo stesso desiderio.

Anch'io voglio partire, per non tornare.